AEG DJ.I
AEG DJ.I | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da attacco al suolo |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | AEG |
Data primo volo | settembre 1918 |
Utilizzatore principale | Luftstreitkräfte |
Esemplari | 3 |
Sviluppato dal | AEG PE |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 6,69 m |
Apertura alare | 10,00 m |
Altezza | 3,00 m |
Peso a vuoto | 1 182 kg |
Peso carico | 1 375 kg |
Propulsione | |
Motore | un Benz Bz.IIIb |
Potenza | 195 PS (144 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 180 km/h |
Velocità di salita | a 1 000 m (3 280 ft) in 4 min[1] |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 LMG 08/15 calibro 7,92 mm |
Bombe | sì |
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L'AEG DJ.I fu un aereo da attacco al suolo monomotore biplano sviluppato dall'azienda tedesco imperiale Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft (AEG) nei tardi anni dieci del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo.
Realizzato sfruttando l'esperienza acquisita sul precedente AEG PE, venne realizzato in tre esemplari e proposto all'attenzione dell'Idflieg, ma il sopraggiungere del termine della prima guerra mondiale determinò l'interruzione del suo processo di sviluppo.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'insuccesso dell'AEG PE, l'ufficio tecnico dell'azienda tedesca avviò lo sviluppo di un nuovo modello da proporre all'attenzione dell'Idflieg: un nuovo velivolo che riproponeva il ruolo da appoggio tattico ma che utilizzava diverse soluzioni tecniche rispetto al suo predecessore. Il progetto era relativo ad un velivolo da destinare alla Luftstreitkräfte, la componente aerea del Deutsches Heer (l'esercito imperiale tedesco), che abbinava la fusoliera dotata di una blindatura ad una velatura a due, anziché tre, piani alari, soluzione adottata per migliorare l'aerodinamicità complessiva del modello.[2][3]
Anch'esso monoposto, ricorreva alle blindature in lega leggera che avevano la funzione di proteggere motore, serbatoio di combustibile e pilota dal fuoco nemico proveniente dal basso tipico delle missioni da appoggio alle truppe di terra effettuate a bassa quota.[2][3]
Vennero approntati tre diversi prototipi, due equipaggiati con la stessa motorizzazione del PE, l'otto cilindri a V Benz Bz.IIIb da 195 PS (144 kW), ed un terzo dotato di un sei cilindri in linea Maybach Mb.IVa da 260 PS (190 kW), entrambi raffreddati a liquido, il primo dei quali venne portato in volo per la prima volta nel settembre 1918,[3] quindi sottoposto alla valutazione dell'Idflieg.[2]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, London, Putnam, 1962, ISBN 0-933852-71-1.
- (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, 2nd edition, London, Putnam, 1970, ISBN 0-370-00103-6.
- (EN) William Green, Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters, 1st Edition, New York, Smithmark Publishing, settembre 1995, ISBN 0-8317-3939-8.
- (DE) Heinz J. Nowarra, Die Entwicklung der Flugzeuge 1914-18, München, J.F. Lehmanns Verlag, 1959, ISBN non esistente.
- (DE) Michael Sharpe, Doppeldecker, Dreifachdecker & Wasserflugzeuge, Bindlach, Gondrom, 2001, ISBN 3-8112-1872-7.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, AEG DJ.I, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 9 aprile 2014.
- (EN, RU) AEG DJ.I, su Their Flying Machines, http://flyingmachines.ru/. URL consultato il 9 aprile 2014.
- (RU) AEG DJ.I, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 9 aprile 2014.